Interferenze
Entrare in collisione
con le dinamiche elementari.
Ripristinare la linea.
Mentre il ritmo si divincola
dal tempo della base.
Addomesticare i malesseri
in funzione di imprevisti.
Le deviazioni autostradali.
Le malattie mentali.
Necessità di comunicare.
Lo spezzarsi della punta
della matita mentre scrivo.
Rilevato un errore
di sistema: aggiustare la mira.
Rimuovere l’essenziale.
Retoriche da rivedere.
Mancanza di segnale.
Precipitazioni non predette
dal prode meteorologo.
I tamponamenti a catena.
Perdite di liquido.
Ripristinare le impostazioni.
Mi cade la sigaretta
nell’abissale pozzanghera.
Ho inciampato nel filo
del telefono. Ricominciare.
Modificare la rotta.
Perdere le chiavi di casa.
Cercare reti umane
in cui spezzettarsi pienamente.
L’andamento a fasi alterne.
Il collasso delle certezze
auto generative.
Confondere orbite per affetti.
Movimenti involontari.
Ho incrociato il tuo sguardo fiero.
Si scioglie la ruggine:
si fonde al metallo dei binari
da seguire. Si sgretolano
le rive a cui attraccare il cuore.
Le fasi sequenziali.
Realtà virtuali che confondono.
Le menti paraplegiche.
Interferenze accidentali
eppure strategiche.
L’intonaco si stacca dal muro.
Sprecare chili di alberi
per notarsi addosso i limiti.
Sindromi linguistiche.
Dover comprare il nastro isolante.
Lividi e pallidi uomini.
La merda di un bufalo urbano.
Sbatto contro quel palo
perché guardo l’asfalto del suolo.
Disattenzione isterica.
L’oscurarsi di connessioni.
Esplosioni atomiche.
Cavoli nucleari da cui nasci
nei campi dell’ottantasei.
Impalcature traballanti.
Stagioni inconsistenti.
Sessioni rimaste aperte da anni.
Stabilimenti balneari
e dispotismi esponenziali.
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